Quando incontri Francesca Montuori, attraversi un mondo fatto di sogni e speranze, di forza e coraggio. Questa giovane e coinvolgente attrice, dallo sguardo determinato e limpido, interpreta Elisa Greco ne L’amica geniale – Storia di chi fugge e di chi resta di Daniele Luchetti. Ha conquistato quel ruolo che sognava da sempre e che, forse, da sempre, era destinato proprio a lei, soltanto a lei. E a quella giovane donna consegna il suo corpo, le regala l’aria sognante, le affida la bellezza e la fragilità tangibile.
Francesca Montuori regala un’interpretazione reale ed enigmatica, concreta ed onesta. Mostra una ragazza che accetta la propria vita e che cela dentro di sé universi paralleli che non può mostrare, come succede a quasi tutte le donne, raccontate da Elena Ferrante. L’anima di questa già brillante attrice è pronta a spiccare il volo, a sfidare il tempo e lo spazio per raccontare tutte le sfumature dell’essere donna. Il suo futuro artistico è tutto nelle sue mani, lì, pronto a stupirci.
Intervista a Francesca Montuori
Vista attraverso i tuoi occhi, come descriveresti la tua Elisa ne L’amica geniale 3? Credo che sia un personaggio così particolare e affascinante. Ognuno di noi può avere una visione diversa della sua persona.
Francesca Montuori: Molte persone, sin da subito, mi hanno chiesto: Ma Elisa come è realmente? È davvero innamorata di Marcello Solara? Quando ho letto la sceneggiatura, ho visto in lei tanta ingenuità. Trovo che Elisa sia molto ingenua, molto fragile. Non ho mai pensato che lei non fosse consapevole della situazione che stava vivendo e in cui si stava mettendo. Elisa ne era consapevole. Penso che lei accetti la sua condizione. La sua bellezza nasce nel rione e morirà all’interno del rione. Accetta quello che le capita, nel periodo in cui la madre va a trovare Elena ed Elisa si ritrova tutta la famiglia sulle spalle. Incontra Marcello e sistema un po’ tutti. Per Elisa, forse, mi sono un po’ ispirata a relazioni di persone vicine a me e a storie che ho anche vissuto. Ho scelto di dare ad Elisa una sfumatura molto più adolescenziale. Elisa ha un incanto nello sguardo che, forse, io non avevo in quel momento e che ho dovuto faticare ad ottenere. Interpretare Elisa è stato un po’ come tornare bambina, in qualche modo. La sua vita è così complessa rispetto alla mia. Quell’incanto che ha nello sguardo è uno dei suoi punti di forza. Quando vedi Elisa, ti innamori. Vorresti amare come ama lei. Ti coinvolge.
Nell’episodio “Diventare”, Elisa dice ad Elena: “Io mi sono trovata tutta la famiglia sulle spalle”. Come hai vissuto quella frase e cosa ha provato in te quell’affermazione?
Francesca Montuori: Con un senso di responsabilità. Ho la stessa età di Elisa, siamo quasi coetanee ma rispetto a lei, mi sento fortunata perché non ho avuto il peso di una famiglia sulle spalle. Mentre con lei, ho dovuto sentire quell’aspetto lì. Abbiamo due vite totalmente diverse. I due fratelli di Elisa non lavorano e Marcello li ha sistemati. Elena è andata via e non ha potuto aiutare tutti. Quella frase, per me, è stata molto pesante da pronunciare. Quelle parole sembrano impercettibili, eppure c’è tutto in quella frase. Quella scena l’ho portata al provino e già in quel momento, abbiamo iniziato a lavorare su quello che Elisa doveva esprimere. Laura Muccino mi ha fatto comprendere tutte le sfumature che Elisa doveva avere in quella scena. In qualche modo, Elisa doveva investire Elena con quel discorso, non doveva permetterle di parlare. Le stava facendo capire che tutto era in ordine. Nella sceneggiatura, c’era scritto che Elena vedeva in Elisa “una forza negli occhi di Elisa che non aveva mai visto e riconosciuto”. Tra le due sorelle ci sono cinque anni di lontananza, dove non si sono più viste e forse nemmeno più sentite. Elena aveva lasciato una bambina ed ora ritrova una giovane donna che vive a casa di Marcello Solara. Credo che, per Elena, sia uno dei più grandi dolori della sua vita.
Una delle scene che più ho amato è quella in cui Elena regala ad Elisa i suoi orecchini. In quell’attimo si nascondono tanti significati diversi. Elisa abbraccia Elena e sembra quasi chiederle aiuto. Cosa rappresenta per te?
Francesca Montuori: Abbiamo lavorato molto a quella scena, per trovare una chiave giusta per raccontarla. Daniele Luchetti è stato il mio punto di riferimento per costruire quel momento. Lui è stato il mio primo regista. Ricordo ancora il momento in cui l’ho incontrato per la prima volta, si è avvicinato e mi ha detto: “Ciao, sono il tuo regista”. Ho vissuto un’emozione incredibile, è la prima persona che realmente ha creduto in me. Ricordo che la scena degli orecchini, già durante le prove, era davvero incredibile. Elisa dimostra tutto. Ricordo ancora il mio sguardo quando Elisa afferma di star bene ma voleva quasi dire: “forse no, non sto tanto bene. Non posso dirtelo e non te ne rendi conto”. Perché Marcello anche se non era in quella casa, era in qualche modo presente. Elisa non si sente totalmente parte di quell’ambiente. Si sente ancora una bambina ma si è ritrovata, da un giorno all’altro, a diventare adulta. È vero, ognuno di noi ha la facoltà di scegliere nella vita ma Elisa non ha avuto la facoltà di scegliere. Hanno scelto i Solara e i Greco per lei.
Inoltre, Elisa dice ad Elena: “Marcello mi vuole bene. Se non lo capisci, non posso farci niente”.
Elisa non vuole più lottare, comprende che quella è ormai la sua vita. In questo rapporto tra Marcello ed Elisa cosa ci vedi?
Francesca Montuori: Non ho mai pensato che Marcello non amasse Elisa, soprattutto leggendo la storia del quarto libro. Penso che Marcello voglia sistemarsi sicuramente. Ha ormai quarant’anni e ha passato gran parte della sua vita a fare conquiste. Ad un certo punto della sua vita, gli è capitata davanti questa bella ragazza e ha pensato di potersi sistemare, in qualche modo. Penso che si sia ritrovato nel posto giusto, nel momento giusto e abbia voluto conquistare e “prendere” Elisa.
Qualche spettatore ha affermato che Elisa, anche visivamente, ricorda Lila ed il suo percorso sembra quasi quello che vive Lila all’inizio del suo fidanzamento con Stefano. È così, secondo te?
Francesca Montuori: Sai, io in realtà per la prima stagione, ho fatto il provino per il ruolo di Lila. Anche io, ho pensato che ci fossero delle somiglianze con Lila, anche fisiche. Ho pensato che Marcello si sia innamorato di Elisa per questa somiglianza evidente. Ma caratterialmente, rispetto a Lila, Elisa è molto più arrendevole. Non sarà mai come Lila. Non andrà mai contro Marcello. Afferma: “No, Marcello non è come gli altri Solara. Marcello mi vuole bene veramente”.
Durante il famoso pranzo nell’episodio, Elisa si alza e racconta della prima volta che ha preso un aereo.
Francesca Montuori: Sì, è meraviglioso quel momento. Per la prima volta, mi sono ritrovata tre cineprese davanti. Ho avuto quasi paura. Quella scena doveva essere quasi romantica. Ma Daniele mi ha detto: “Francesca, fai questa scena e racconta quel momento come se tutti l’avessero già sentito. Divertiti, racconta questa cosa come se l’avessi vissuta realmente tu”. È stato molto bello quel modo che ha di raccontare quello che ha vissuto. In quelle parole, Elisa mi fa molta tenerezza. Quando Elisa prende l’aereo, riesce a fare qualcosa che Elena ancora non ha fatto. Nel momento in cui racconta quell’esperienza, sembra quasi dirle: “Elena, è vero io non ho studiato ma ho preso un aereo”.
Con la sua ingenuità, Elisa vuole dimostrare ad Elena che ha fatto qualcosa prima di lei. È stato molto bello poter lavorare a questa scena con Daniele che ha cercato di darmi tutte le direttive possibili.
Quel pranzo sembra esserci già stato tante volte senza Elena. Durante quel pranzo, sono tutti un po’ ipocriti. Anche Elisa lo è, da un certo punto di vista.
Elisa afferma, con aria sognante: “Ho scoperto che quando sei sulle nuvole, il tempo è sempre bello”. Questa frase rappresenta lo stato d’animo di Elisa, il suo bisogno di stare sulle nuvole per non vedere quello che le succede intorno, secondo te?
Francesca Montuori: Penso che Elisa non sia facilmente ingannabile ma si inganni da sola per amore. Anche nelle prime stagioni, anche quando era bambina, Elisa è sempre stata quella più sognate. Elisa voleva semplicemente sentirsi amata nella vita e quella frase esprime il suo bisogno di sentirsi così. Forse, è stata amata dai suoi genitori ma non totalmente perchè ha sempre vissuto questa figura di Elena al centro di tutto. Elena era la più brava, la più capace. Tutti erano entusiasti del successo di Elena, anche Elisa ma come sorella un po’ ne soffre. Far accomodare Elena a casa sua, per Elisa significa tanto. Elisa diventa così una Solara. Anche il suo cambio d’abito per il pranzo, fa capire tanto di questo cambiamento che c’è. All’inizio, per quella scena, dovevo indossare soltanto un abito poi con Daniele Luchetti abbiamo deciso di dividere in due momenti quell’episodio. Elisa cambia il suo abito e da Elisa Greco passa ad essere Elisa Solara. Ed è effettivamente così. Elena non riconosce più Elisa o meglio: la riconosce ma sarà l’ultima volta.
Sembra quasi che Elisa ed Elena si stiano dicendo davvero addio. Ma come è stato, per te da attrice, interpretare un personaggio che può sembrare anche enigmatico in certi momenti?
Francesca Montuori: Assolutamente. Si dicono tutto eppure sembrano non dirsi niente. Questa cosa mi ha davvero uccisa. Avrei tanto voluto che si confrontassero. Anche Elena non è stata onesta fino in fondo. Ad un certo punto ha permesso che Elisa vincesse. Sembra dire: “Basta, non combatto più per queste cose”.
Non ho mai giudicato Elisa ma, a volte, avrei voluto scuoterla e farla ragionare. La difendo e la difenderò sempre. Intrepretandola, leggendo la sua storia all’interno dei libri di Elena Ferrante, ho imparato a conoscerla e a comprenderla. La difendo quando qualcuno mi dice: ‘Elisa è superficiale, sta con Marcello Solara’. La difendo perchè c’è un mondo dietro questa ragazza. Interpretare un personaggio letterario, che tutti conoscono nel mondo, è stato pazzesco. Mi ha dato la spinta per cercare di fare del mio meglio per interpretarla. Non mi sono mai risparmiata con Elisa. Quando mi hanno detto che avevo superato quel provino, ho sentito di dover dimostrare fino alla fine di meritare questo personaggio. Era la mia prima grande opportunità. Sento di aver dato tanto ad Elisa, non mi sono mai risparmiata e sul set ho avuto delle persone che mi hanno davvero sostenuta. Daniele Luchetti ci ha donato una libertà assurda. Abbiamo girato l’episodio del pranzo per una settimana intera.
I personaggi femminili di questa serie sono strazianti. Da attrice e spettatrice, quanto è stato importante raccontare queste donne?
Francesca Montuori: Ogni donna di questa serie ha una storia. Le donne sono le vere protagoniste di questa stagione. Daniele Luchetti, nella terza stagione, ha posto al centro della narrazione le donne, raccontando le rivolte femminili, l’emancipazione. Ogni personaggio femminile aveva una propria storia da raccontare. Vediamo donne che si emancipano e donne che non riescono ad uscire fuori dal posto in cui sono nate. E tutti noi ci ritroviamo in queste lotte e in queste situazioni. Vedere Elena che va alla manifestazione con le sue bambine mi emoziona. Vedere queste donne così forti che combattono e vogliono dire a tutti: ”Non voglio più essere succube di un uomo” è così attuale. In questi episodi, ogni donna vive una transizione, ognuna di loro fa i conti con le proprie scelte ed ognuna di loro cercherà di capire come finirà la sua storia realmente.
Che effetto ti fa sapere che, da qualche parte nel nostro mondo, c’è davvero una donna come Elisa che vive in un determinato contesto e non è pienamente libera?
Francesca Montuori: Mi addolora sapere che, forse, c’è una ragazza come Elisa che vive ancora le stesse cose che il mio personaggio vive. Sapere che la bellezza di una giovane donna nasce e muore in un rione mi strazia. Perché succede ancora. Ho parlato tanto con il regista e con i coach sul perchè Elisa non avesse continuato gli studi. E alla fine, non c’è una reale spiegazione. Sicuramente, non aveva le stesse capacità di Elena. Inoltre, i suoi genitori hanno già avuto la soddisfazione di vedere una figlia che studia e quindi, adesso, durante quel pranzo con i Solara, li vedo anche un po’ ipocriti. Provo per Immacolata, Manuela Solara, Gigliola e tutte le altre, un sentimento di grande tenerezza. Alla fine, sembra che ce la fanno ma poi, inevitabilmente. si perdono. Vorresti salvarle tutte. Ci ritroviamo in questi personaggi e un po’ tutte siamo Elena, Lila, Elisa. Mi riconosco tanto in queste giovani donne.
La mia professoressa di filosofia al liceo ci diceva sempre: ”Studiate, perchè la cultura vi rende libere e non manipolabili”. Ed io ho avuto la fortuna di capirlo perchè quando studi riesci ad avere una percezione diversa delle cose. Elisa è molto manipolabile e credo che se avesse continuato a studiare, sarebbe stato forse tutto così diverso. Ma adesso, è manipolabile perchè è piccola e non ha ancora la percezione del mondo intorno e l’amore la fa sbandare.
Quanto credi che stiano cambiando i personaggi femminili all’interno delle serie che guardi?
Ti identifichi nelle giovani donne che vengono mostrate?
Francesca Montuori: Credo che i ruoli che vengono affidati alle attrici stiano davvero cambiando. Sono sempre più protagoniste delle storie. E ne sono contenta perchè, in questo modo, si comprende il valore di ogni donna che non viene più subordinata ad un uomo. Stiamo avendo una parità nelle narrazioni. Per esempio, ne L’amica geniale, è Elisa che racconta la storia d’amore con Marcello Solara. Vediamo questa storia dal suo punto di vista. Viene affidato a lei questo grande racconto, lo vediamo attraverso il suo punto di vista. In questo periodo storico, le donne hanno bisogno di una considerazione diversa. Le donne che racconta Elena Ferrante sono donne forti ma anche estremamente deboli. A volte, ce la fanno e a volte, no. Eppure, hanno una loro unica storia e questa cosa va raccontata, sempre. La potenza del Cinema e della serialità sta tutta in questo: nel raccontare il mondo delle donne. Abbiamo visto fino ad ora, storie in cui le donne venivano raccontate attraverso il punto di vista di un uomo. Adesso, non è così. Esistono uomini e donne che seguono insieme il corso di una storia.
C’è una donna, all’interno di una serie o di un film che hai amato, a cui ti senti più legata?
Francesca Montuori: Devi sapere che sono un po’ antica, amo le serie un po’ vecchie. Amo Dawson’s Creek. Mi rivedo tanto in Joey Potter. Credo che sia un personaggio femminile scritto davvero bene. Durante tutta la storia, Joey ha una propria rivalsa. In qualche modo, riesce ad andar via dal luogo in cui ha sempre vissuto. Pian piano, diventa molto razionale. Non sceglie l’amore platonico che aveva con Dawson ma sceglie l’amore reale che vive con Pacey. Ha studiato, si è impegnata, ha una grande evoluzione nel corso delle stagioni. La considero la vera protagonista della storia.
Amo anche Amore & altri rimedi con Anne Hathaway. Maggie, alla fine del film dice, a Jamie: ”Avró più bisogno io di te che tu di me”. E lì capisci quanto, in realtà, l’amore possa esserti utile.
E quali sono le attrici che ti ispirano?
Francesca Montuori: Uno dei miei film preferiti è The Wolf of Wall Street con Leonardo DiCaprio e Margot Robbie, è un duo di attori che sembra insuperabile. Amo Margot come artista. Ho visto ”I, Tonya” e credo che, con quel film, abbia fatto qualcosa di eccezionale sia come attrice che come produttrice. Ha voluto raccontare quella storia. Ha scelto di raccontarla e sapeva che quella storia valeva la pena raccontarla.
Ma quali sono le giovani donne che vorresti raccontare nel tuo percorso artistico?
Francesca Montuori: Quando hai preso parte ad un progetto come L’amica geniale, senti una grande responsabilità per i ruoli futuri. Mi piacerebbe molto poter lavorare con Toni Servillo e raccontare un rapporto tra un padre ed una figlia. Ho visto È stata la mano di Dio e ho amato vedere il legame tra Fabietto e suo padre. Filippo Scotti è stato fantastico in questo film. Mi piacerebbe poter lavorare con Paolo Sorrentino. Ha la capacità di farti ridere e piangere nello stesso momento e ti chiedi: adesso, come si fa?
Mi piacerebbe molto fare un film come Lolita. Non mi spaventa la differenza di età che potrei avere con un partner più grande sul set. Mi piacerebbe raccontare una giovane donna che ha fascino, che mostra tutto e niente.
Tra i film che apprezzo c’è La Vie d’Adèle e sarei felice di raccontare un legame tra due donne, quel rapporto femminile complesso che va dall’amore all’odio, dall’attrazione all’amicizia. Mi piacerebbe spingermi oltre, rapportarmi ad altre donne e prendere parte ad un racconto tutto al femminile. Inoltre, mi piacerebbe lavorare con Gabriele Muccino. Ho amato L’ultimo bacio e il ruolo di Martina Stella che interpreta Francesca è stato straziante, per me. Vedi come una donna viene usata e abbandonata da un uomo che, poi, tornerà sempre da sua moglie. Sarebbe molto interessante raccontare una storia di tradimenti dal punto di vista di un’amante. In queste situazioni, vorrei mostrare l’attesa, il fatto che puoi passare anni ad aspettare un uomo che, forse, non ti sceglierà mai. Un uomo che, forse, non ti amerà nemmeno. Sarebbe molto importante affrontare il punto di vista di una donna che aspetta e che soffre. Nel 2022, non voglio che si parli di ”facilità”, di donne facili. Le donne sono tutto, sono capaci e possono essere anche ”facili”, ma devono deciderlo loro. Vediamo sempre il punto di vista della moglie ma non vediamo mai il punto di vista di un’amante che vive un’attesa straziante.
Quali sono le consapevolezze che senti di avere, adesso, dopo il successo conquistato con L’amica geniale?
Francesca Montuori: La mia vita è cambiata in due settimane. Mi stavo diplomando, ho fatto il provino per la serie e dopo pochi giorni sono stata scelta. Una settimana dopo il diploma, ero a Caserta a fare le prove. Sto studiando Cinema, adesso. Voglio continuare questo percorso. Non mi aspettavo che Elisa fosse così amata. Dovevo aspettarmelo ma, per me, tutto è arrivato in modo graduale, mi sono goduta ogni attimo di quell’esperienza. Non potevo partire da un punto più bello ed emozionante di questo. L’amica geniale mi ha donato tutto. Ho molte più consapevolezze. Ho lavorato con dei professionisti che non avrei mai pensato di poter incontrare in vita mia. Dentro di me, c’è sempre stato questo sogno di fare l’attrice. Sono stata molto testarda. A quattordici anni, ho detto ai miei genitori: ”Voglio fare l’attrice e se voi non me lo permettete, farò la rinuncia agli studi”. Mio padre mi ha detto: ”No, tu studierai e farai l’attrice”. Ero convinta di tutto ciò che volevo fare. Ero pronta a rinunciare a tutto per l’arte. Ho sempre creduto in questo mestiere. Quando guardavo la seconda stagione de L’amica geniale e vedevo la piccola Elisa, dicevo a mia madre: ”la vedi quella bambina? Io sarò lei perchè mi ci rivedo in Elisa”. In quel periodo stavo scrivendo una storia, perchè amo molto scrivere, e i due protagonisti si chiamavano Elisa e Marcello. Quindi, per me, il personaggio di Elisa era nel mio destino. Dovevo arrivare a quel punto. Per la prima stagione, ho fatto il provino per Lila. Per la seconda stagione, ho fatto il provino per Nadia. Quando è arrivato il provino per il ruolo di Elisa, non credevo mi prendessero. E invece, è successo. Ho preso tante porte in faccia. Ero destinata ad essere Elisa. Rappresenta un amore così grande. Mi stava aspettando ed io stavo aspettando lei. Quando è arrivata Elisa nella mia vita, è stata un’ondata. Ho cominciato subito a studiare. Ho letto tutte le sceneggiature. Chiedevo ogni cosa, ero curiosa di sapere ogni aspetto di ogni personaggio. Essere sul set è stupendo, ti fa crescere davvero tanto.
Come ti fa sentire l’arte? Scegli un’immagine per descrivere la sensazione che ti provoca dentro…
Francesca Montuori: Un’alba. Sento che, sul set, in qualche modo sorgo pian piano. Sono entrata in questo progetto in punta di piedi e gradualmente proprio come un sole che sorge pianissimo, sono arrivata qui e le persone stanno iniziando ad apprezzarmi e a volermi bene. Con l’umiltà, la gentilezza e la spontaneità, ho cercato di affrontare tutto questo. Solo adesso mi rendo conto di quello che sta succedendo ed è bello così, mi sto godendo ogni cosa.