Andrew Garfield conquista la candidatura come miglior attore protagonista agli Oscar 2022 per la sua interpretazione in Tick, Tick…BOOM! L’artista ha interpretato Jonathan Larson nella pellicola, diretta da Lin-Manuel Miranda.
Jonathan Larson ha rivoluzionato il mondo del teatro come ideatore di Rent. Il film narra la storia di Jon, un giovane compositore di teatro che fa il cameriere in un diner di New York nel 1990 mentre scrive quello che spera diventerà il prossimo musical americano di grande successo. Pochi giorni prima di dover presentare il suo lavoro in un’esibizione decisiva, Jon viene sottoposto a pressioni da ogni direzione: dalla fidanzata Susan, che sogna una vita artistica al di fuori di New York e dall’amico Michael, che ha abbandonato il suo sogno a favore della sicurezza finanziaria. Il tutto nell’ambito di una comunità artistica piagata dall’epidemia di AIDS. Il tempo scorre e Jon si trova davanti a un bivio, ponendosi la stessa domanda di tutti: cosa dobbiamo fare con il tempo che ci rimane?
Oscar 2022, Andrew Garfield conquista la candidatura per “Tick Tick Boom!”
Subito dopo la candidatura, Andrew Garfield ha rilasciato un’intervista a The Hollywood Reporter, parlando delle emozioni provate: «È stato bello vedere un gruppo di miei amici nominati e film che amo e poi, ovviamente, c’è stato un momento in cui hanno detto il mio nome, e questo ovviamente ha creato un ululato nella mia anima e nei miei amici e nella mia famiglia. Siamo tutti molto, molto entusiasti, molto, molto felici, molto grati – per lo più siamo soltanto grati che forse questo è un segno che mi fa capire che posso continuare a fare cose che mi piace fare, recitare e raccontare storie».
Riguardo al film e all’importanza di raccontare un artista come Jonathan Larson, Andrew ha affermato: «È una storia che ovviamente è così profondamente commovente e così profondamente importante e ci insegna come vivere e ci ricorda chi siamo e cosa conta e cosa no. È una chiamata alla vita, è una chiamata alla comunità, è una chiamata all’amore, è ciò per cui cantava Jonathan Larson».