Sharon Stone: «Se Meryl Streep raccontasse la sua storia, riguardo al #MeToo, non otterrebbe più lavori»

Alcuni mesi fa, Sharon Stone ha pubblicato il suo libro autobiografico dal titolo The Beauty of Living Twice. La star ha scelto così di raccontare la sua vita, mostrando “soltanto la verità”. Nelle sue memorie, infatti, Sharon Stone ha parlato, a lungo, di quanto il sistema di Hollywood e la società mettano continuamente le donne l’una contro l’altra.

In una recente intervista ad EveryThing Zoomer, Sharon Stone ha parlato di Meryl Streep e di come Hollywood abbia divinizzato l’artista, mettendola su un piedistallo. La Stone ha confermato la sua grande stima nei confronti della collega, ma ha anche detto di ammirare grandiose attrici come Viola Davis, Kate Winslet ed Emma Thompson che, nel corso del tempo, hanno dimostrato di essere assolutamente delle artiste impeccabili che non possono essere messe in ombra. Nella lunga conversazione con il magazine, l’attrice ha parlato anche del Movimento #MeToo. Nel corso degli anni, il movimento ha dato voce a tante donne, vittime di molestie e violenze sessuali. Ma cosa ne pensa davvero Sharon Stone del #MeToo?

La Stone ha dichiarato: “Non può esserci stato solo questo punto debole a Hollywood, dove un uomo [il produttore Harvey Weinstein] è andato in prigione. Le molestie sono ovunque. Fino a quando non ci saranno delle vere leggi, #MeToo sarà solo una frase di apertura. Sono sicura che Meryl Streep abbia una storia. Ma sono anche sicura che se Meryl ti raccontasse la sua storia, non sarebbe Meryl Streep e non otterrebbe quei lavori. Non può essere in prima linea. Perché allora non otterrebbe lavori. Meryl è una più morbida. Questo è ciò che fa”.

Meryl Streep & il Movimento del #MeToo

Plenty, RKO Pictures

Sharon Stone pone alcuni interrogativi sulla carriera di Meryl Streep. Ma le domande che ci poniamo sono tante: Meryl Streep ha taciuto sul #MeToo? Davvero Meryl Streep non sapeva cosa stesse facendo Weinstein? Davvero non ha condiviso la sua personale storia sulle molestie?

Quando è scoppiato il doloroso caso di Weinstein, Mery ha taciuto per un po’, non esponendo i suoi pensieri. Una scelta che qualche sua collega ha subito aspramente criticato. Successivamente, Meryl Streep ha deciso di parlare ed ha dichiarato al New York Times: “Dopo aver saputo della vicenda, ho avuto bisogno di tempo per pensare e per riflettere sul mio stesso senso d’ignoranza e su quanto il male possa risiedere anche dove non avresti mai pensato. Fai film, pensi di sapere tutto, circolano tante voci e poi, scopri che le persone sono del tutto imperscrutabili. Per me, è stato uno choc”.

Meryl Streep, poi, in quell’occasione puntò il dito contro Melania Trump e Ivanka Trump, affermando: “Non chiedete a me di rendere conto del mio silenzio. Chiedetelo a Melania Trump oppure ad Ivanka Trump, loro sì che dovrebbero parlare ma non lo fanno”.

E cosa ha dichiarato la Streep su Havery Weinstein? L’attrice è stata chiara: “Non sapevo nulla. Pensavo che avesse delle ragazze. Ma quando ho sentito delle voci sulle attrici, ho pensato che fosse un modo per denigrare la loro capacità di ottenere lavoro. Questo mi ha davvero fatto venire i brividi. Ma non ho approvato in modo silenzioso gli stupri. Non amo che le donne vengano molestate. Non sapevo cosa stesse accadendo. Non sapevo che stesse in alcun modo abusando delle persone. Non mi ha mai invitata in una stanza d’albergo”.

Sharon Stone ha accusato Meryl Streep di non aver condiviso la sua storia personale. Eppure, Meryl ne parlò durante la famosa intervista al New York Times, raccontando:

“Ho sperimentato cose, soprattutto quando ero giovane e carina. Nessuno viene da me, ora. Ma ai tempi, quando tutti facevano uso di cocaina, c’erano un sacco di comportamenti [imprecisi] imperdonabili. Ma ora che le persone sono più anziane e più sobrie, esiste il perdono, ed è così che mi sento al riguardo. Non voglio entrare nello specifico. Voglio dire, sono stata davvero picchiata, ma non voglio rovinare la vita matura di qualcuno. Proprio no. Penso che se il mondo può andare avanti, dobbiamo trovare un modo per lavorare insieme e sapere che è meglio per gli uomini se ci rispettano profondamente”.

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