La Grande Guerra del Salento è il nuovo film di Marco Pollini, al Cinema dal 5 maggio. Prodotto da Ahora! Film con il sostegno dell’Apulia Film Commission film fund, il progetto è tratto dall’omonimo romanzo storico di Bruno Contini.
Il film vede nel cast Marco Leonardi, Paolo De Vita, Pino Ammendola, Uccio De Santis, Valerio Tambone, Lucrezia Scamarcio, Riccardo Lanzarone, Martina Difonte, Fabius De Vivo, Rossana Cannone, Michele Vigilante, Loretta Micheloni, Stefania Ciccarelli, Giuseppe Ninno (Mandrake), Fabrizio Saccomanno, Andrea Scardigno, Serena D’Amato e Luca Pastore.
Nel secondo dopoguerra, mentre la storia si lecca le ferite di due guerre mondiali, in Salento se ne scatena un’altra, che ha per eserciti gli abitanti di due paesini, Supersano e Ruffano. A farla scoppiare desideri di potere, deliri di onnipotenza, follia e … una partita di pallone.
La rivalità tra le squadre di calcio del Supersano e del Ruffano fa da contorno alla rivalità tra due uomini. Ernesto, imprenditore agricolo e presidente della squadra di calcio di Supersano e Alfredo, generale in pensione del regime fascista e presidente del Ruffano Calcio. Sullo sfondo, l’amore tra Giulio e Agnese e l’amicizia che li unisce ad un’altra coppia di giovani, Giovanna e Antonio. Quest’ultimo fu il primo tifoso nella storia d’Italia a prendere la vita per una partita di pallone.
Chiffon Magazine incontra Martina Difonte
Benvenuta, Martina. Come descriveresti La grande guerra del Salento?
È innanzitutto un film a cui io tengo tantissimo. È magico. Sarà che è la prima volta che giro un film in Puglia, c’è della poesia.
Parlando del tuo personaggio, chi è Giovanna?
Giovanna è una donna altruista, una donna forte e determinata.
In che modo hai costruito questo ruolo con Marco Pollini?
Il regista Marco Pollini ha voluto che io portassi in scena una mia verità e naturalezza… E così ho fatto. Mi sono concentrata molto sul mio personaggio ed ho cercato di renderlo il più vero possibile.
Cosa pensi che possano cogliere gli spettatori da questa storia?
Questo è un film, come molti sanno, tratto da una storia vera. Grazie anche alla fotografia di Alessandro Zonin, vedrete delle immagini pazzesche che vi porteranno veramente indietro nel tempo. È come se avesse catturato gli odori i sapori non solo della Puglia ma anche di quegli anni.
Che esperienza hai vissuto sul set?
Bellissima, un’esperienza magnifica. C’era molta armonia, la porterò per sempre nel mio cuore e spero di poter aver l’occasione di lavorare ancora con il regista Marco Pollini.
Quanto ti senti cambiata, artisticamente, in questi anni?
Tantissimo. E ne sono felice. Sono convinta sempre di più di fare il lavoro più bello del mondo!
Quali sono i ruoli che speri di ottenere in futuro?
Più che ruoli mi piacerebbe poter lavorare in futuro con registi come Paolo Genovese, Paolo Sorrentino, Matteo Garrone.
Che spettatrice sei? Quali sono i film e le serie che ami guardare?
Guardo un po’ di tutto. Il mio film preferito è Nuovo Cinema Paradiso, ma quando sono a casa, spesso la sera, guardo delle commedie.
Quali sono, invece, gli artisti e le artiste che ami?
Meryl Streep senza ombra di dubbio.
