Il periodo delle feste si avvicina, ma cosa è opportuno indossare e cosa è meglio evitare nelle grandi occasioni? Ecco i consigli della stylist Paola Farina per non farsi cogliere impreparati ed essere al top senza spendere un capitale. La vigilia di Natale, il 25 dicembre e la notte di Capodanno, ecco gli appuntamenti più importanti delle prossime settimane, da affrontare con il giusto entusiasmo e soprattutto con la giusta dose di glamour. Partecipare a una cena di gala o a un evento non capita spesso e soprattutto non capita a tutti. Quando succede la maggior parte delle persone viene assalita dai dubbi e tra i più ricorrenti c’è ovviamente che cosa indossare. Vediamo quali sono i capi irrinunciabili e come valorizzare al meglio la propria fisicità nel rispetto delle regole del buon gusto.
In realtà scegliere l’abbigliamento giusto da indossare a una cena di gala, spiega la personal stylist e consulente d’immagine Paola Farina, è meno difficile di quanto si possa pensare. Spesso nell’invito vengono indicate anche le regole relative al dress code, a cui bisogno attenersi.
IL DRESS CODE DELLA VIGILIA DI NATALE
La tradizione vuole che, la sera della Vigilia di Natale, le famiglie si riuniscano attorno a un tavolo per mangiare deliziose pietanze di pesce, festeggiando e celebrando la lieta ricorrenza di stare insieme. Il dress code dipenderà dal tipo di serata e dalla location prescelta. Se si rimane tra le mura domestiche, le signore possono optare per un tubino al ginocchio o appena sopra, abbinato con delle décolleté classiche oppure con un tronchetto con tacco alto. Nel caso di festeggiamenti a casa di parenti o amici, spiega la stylist, è meglio evitare il lungo, riservato a una cena di gala o a un evento organizzato in un contesto più formale. In questo caso andranno evitati gli abiti corti, quelli a palloncino e in genere gli abiti da cocktail.
È fondamentale sapere che una donna, a una cena di gala, dovrà indossare un abito lungo e in tinta unita. La lunghezza giusta arriva a coprire le caviglie, inoltre, è previsto lo strascico che però non dovrà essere eccessivo. La scollatura dovrà permettere alla signora di sfoggiare gioielli preziosi, ma senza essere eccessivamente accentuata. Stole e pellicciotti sono l’ideale per coprire le spalle e i sandali sono ammessi. Con il passare degli anni le regole del galateo, continua la stylist, si sono fatte meno pressanti e anche la scelta dei colori è meno vincolata al protocollo. Tuttavia i colori scuri, come l’intramontabile nero, il borgogna o il blu notte rimangono da preferire. Una deroga è concessa al rosso scarlatto o al verde foresta, che richiamano l’atmosfera natalizia.
Sia che ci si trovi in casa o che si partecipi a una festa vera e propria, il tessuto della vigilia di Natale è caldo e prezioso. L’ideale è un velluto leggero e in genere i tessuti che seguono il corpo senza accentuare eccessivamente le forme. Per quanto riguarda l’uomo, invece, se non è richiesto il black tie, ovvero lo smoking, è possibile indossare un completo scuro con cravatta o addirittura senza, lasciando però il primo bottone della camicia slacciato. Se l’evento è informale, un completo spezzato sarà elegante senza risultare pretenzioso. Per qualsiasi dubbio, prosegue l’esperta, il consiglio è di rivolgersi a un professionista in grado di valorizzare la silhouette e l’incarnato, attraverso i colori e le fantasie più adatte, e anche l’aspetto generale della coppia. I look di lei e lei, infatti, andrebbero rigorosamente coordinati.
IL DRESS CODE DEL PRANZO DI NATALE
Dopo aver superato agevolmente la vigilia di Natale, ecco che anche per il pranzo non è possibile sfigurare. Essendo un’occasione diurna, l’abito da sera può essere messo da parte a favore di un completo giacca e pantalone a palazzo, di gran moda da un paio di stagioni. Sotto è possibile indossare un semplice sottogiacca, come un dolcevita in morbida lana magari in rosso o in verde bosco in omaggio al clima natalizio. Le donne che non possono proprio rinunciare alla gonna, potranno scegliere un little black dress adatto alle feste, profilato in rosso o bordeaux, oppure abbinato a un morbido cardigan. Molto elegante, prosegue la stylist, è anche il total white, in questo caso meglio puntare su un tessuto come la lana o il cachemire e prediligere le linee asciutte, semplici e rigorose. Se si partecipa a un evento più formale, potrebbe essere richiesto il “lounge suit”, cioè l’abito scuro sia per lei che per lui, ma meno impegnativo del black tie e dell’abito lungo.
Quella del lounge suit è una scelta di cortesia nei confronti dell’ospite, che soprattutto in Italia difficilmente possiede un black tie e può così optare per un completo che già è presente nell’armadio. L’uomo, spiega la stylist, non deve discostarsi troppo dall’abbigliamento da business man che magari indossa durante la settimana, optando per un abito blu con camicia bianca, da abbinare a una cravatta con i colori tipici delle feste. Grande attenzione è data in questo caso agli accessori. Qui è possibile concedersi qualche vezzo, come un orologio o dei gemelli vintage o un pezzo da collezione di maggiore pregio. Per quanto riguarda la donna, la gamma di possibilità è più ampia con la scelta che spazia da un abito longuette, che però non deve toccare terra e che non copra le scarpe, al classico tubino al ginocchio fino al pantalone elegante con una blusa in raso o georgette. I gioielli da abbinare sono la parure oppure un singolo pezzo di valore. La borsa è di medie-piccole dimensioni, non una minaudiere, adatta alle serate mondane, ma nemmeno una shopper pensata per un uso quotidiano.
LA NOTTE DI CAPODANNO
Quando si parla di abbigliamento per le feste, la serata più cool e divertente è certamente quella di Capodanno. Anche in questo caso il dress code dipende dal tipo di evento al quale si è stati invitati e dalla voglia di stupire e trasgredire le regole. Iniziamo da un party elegante ed esclusivo, dove ogni ospite è posto sotto la lente di ingrandimento dal punto di vista del look. La parola d’ordine in questo caso è osare, poiché l’atmosfera generale è meno sobria e più sfrontata.
II consiglio della stylist e consulente d’immagine Paola Farina è quello di abbandonare i tessuti della tradizione come il velluto, riservato al Natale, e lasciare spazio alle paillette, anche di grandi dimensioni (Givenchy ha recentemente rivisitato il tubino indossato da Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany), ai tessuti glitterati o lavorati, al raso e, per le più audaci, alla pelle o al vinile. Lo scopo è quello di catturare l’attenzione e diventare il centro della serata. Bando quindi alle mezze misure. Mini o maxi, prosegue la stylist, la notte di Capodanno non conosce regole, se non quelle del buon senso. Per quanto riguarda i colori, l’oro e l’argento sono sempre gettonatissimi, ma questo anno sono state sdoganate anche le tinte fluo, come il fuxia vitaminico, scelto anche da Valentino e Pantone per la loro collezione coordinata, l’arancione e il verde prato. Il nero e il blu oltremare rimangono un porto sicuro, il borgogna, il viola e il pervinca una scelta alternativa e di sicuro effetto.
Al posto del classico abito, corto o lungo, è possibile optare per una tuta in tessuto importante e impreziosita da dettagli luminosi. II pantalone è rigorosamente ampio, morbido e scivolato, quasi una sorta di gonna che ondeggia a ogni passo, creando un seducente effetto vedo-non-vedo. La sera di Capodanno, anche l’uomo può uscire dai soliti standard e puntare su dettagli preziosi. Se lo smoking classico si rivela sempre la scelta migliore, perché allora non personalizzarlo con un piccolo dettaglio prezioso sul rever oppure sul papillon? Con questo piccolo accorgimento, spiega la stylist, sarà possibile distinguersi tra la folla senza esagerare. Il discorso è ben diverso se si è invitati a un evento più intimo e familiare. Questo non vuol dire dover rinunciare al glamour e alle paillette, ma semplicemente optare per qualcosa di meno impegnativo. Un vestito ispirato agli anni 20, con frange e glitter, potrebbe essere una soluzione originale per attendere lo scoccare del nuovo anno, così come un tailleur con pantalone e giacca profilati in paillette.
L’uomo, invece, può optare per un look Cocktail attire, che indica uno stile raffinato e molto modaiolo, meno rigoroso rispetto a quelli citati in precedenza e che lascia più spazio all’estro e alla creatività. II Cocktail attire nasce come “abbigliamento da tardo pomeriggio” ed è facile incontrarlo negli eventi pubblici. É un incrocio tra una mise casual e spontanea e una più formale, il risultato è un look rilassato e raffinato al tempo stesso, facilmente realizzabile unendo must classici a pezzi dallo spirito più contemporaneo. Per esempio un completo scuro classico ma dal finish leggermente lucido. E il 1 gennaio? Dopo aver festeggiato a lungo con amici e persone care, possiamo finalmente rilassarci e indossare qualcosa di comodo per iniziare con lo spirito giusto l’anno nuovo!
QUALCHE IDEA PER NON SFIGURARE SENZA SPENDERE UN CAPITALE
Per selezionare l’outfit perfetto, senza investire una cifra spropositata, è fondamentale prendere in considerazione alcune variabili: il genere di cerimonia, le aspettative rispetto alla festa e la location, il grado del legame con chi festeggia e le previsioni di riutilizzo dei capi scelti. Naturalmente, spiega Paola Farina, si tratta di considerazioni molto soggettive, eppure se fatte con la dovuta attenzione comporteranno un notevole risparmio economico.
1. Il tipo di cerimonia: il budget deve essere adeguato al tipo di evento, un battesimo a casa di amici non richiede lo stesso investimento di una cena di gala.
2. Le aspettative: per decidere quanto spendere è fondamentale conoscere o cercare informazioni sul luogo dell’evento.
Se il ricevimento è in un albergo a cinque stelle o in una villa d’epoca, è consigliabile investire sul proprio look per essere in sintonia con il luogo. Se si svolge in un agriturismo, ci si può indirizzare verso un outfit più casual e meno costoso, se è in spiaggia è inutile spendere un patrimonio in scarpe.
3. Il tipo di legame: un altro aspetto da considerare è la persona che ci ha invitato e con quale ruolo l’ha fatto. C’è grande differenza, infatti, nell’essere la madrina di un battesimo, un testimone di nozze, un semplice conoscente, la migliore amica della padrona di casa, un lontano parente, una semplice invitata o magari l’organizzatrice stessa. Se la persona che ci ha invitato è molto importante nella nostra vita, probabilmente ci sentiremo particolarmente coinvolti dai festeggiamenti. Se invece l’invito arriva da una cugina di terzo grado differenzia, infatti, nell’essere la madrina di un battesimo, un testimone di nozze, un semplice conoscente, la migliore amica della padrona di casa, un lontano parente, una semplice invitata o magari l’organizzatrice stessa. Se la persona che ci ha invitato è molto importante nella nostra vita, probabilmente ci sentiremo particolarmente coinvolti dai festeggiamenti. Se invece l’invito arriva da una cugina di terzo grado presumibilmente saremo solo una presenza in una folla di partecipanti, in questo caso non ha senso spendere troppo.
4. La sottile arte del riuso: Kate Middleton e Letizia di Spagna sono maestre indiscusse. Nella scelta di un capo è fondamentale considerare la versatilità dell’abito stesso. Per esempio un abito da sera di alta sartoria solitamente è un capo unico e originale (che viene ricordato dai presenti!) e può essere complicato sfruttarlo in altre occasioni. Si tratta di una scelta perfetta quando si prende parte a un evento memorabile. Ma se così non è, meglio optare per un capo più spendibile anche in altre occasioni. Esistono infatti moltissimi completi perfetti per un’occasione speciale che, con i dovuti accorgimenti, possono essere riutilizzati anche nella quotidianità.