«Chiudete gli occhi e mi rivedrete proprio lì. Io sarò sempre lì»
Raccontare il dolore e l’amore che risana i buchi dell’anima. Our Friend di Gabriela Cowperthwaite tesse, delicatamente, una storia di sentimenti e sofferenze. Al centro del racconto c’è Dakota Johnson che interpreta Nicole: una donna, moglie, madre ed amica a cui viene diagnosticato un cancro. Le restano soltanto sei mesi di vita. E quel mondo che aveva costruito intorno a sé, crolla in piccoli ed invisibili pezzetti, senza fare rumore. Accanto a lei, ad accarezzarle le ferite di una condanna ingiusta, ci sono il marito Matthew (Casey Affleck), le sue due splendide bambine e Dane (Jason Segel), l’amico di sempre che per lei si trasferisce a casa sua.
Dakota Johnson ci consegna tra le mani una donna piena di vita, colorata e solare, che ama e desidera cogliere ogni attimo di quella vita che resta. Anche quando quella stessa vita le sfugge velocemente dalle braccia. In quei mesi che le restano, vuole donare tutto quello che ha. Scrive lettere per le due bambine, per essere presente in ogni tappa del loro futuro. Si tinge i capelli di blu. Canta con gioia. Partecipa ad una festa di Carnevale, si fa il bagno in una fontana insieme alle persone a cui vuole bene. Sorride, anche quando la sua anima la avvisa che sta per spegnersi pian piano.
Poi arriva la rabbia, la frustrazione, il voler fermare il tempo per non andar via. Ma Nicole lo sa, lo sa che deve volare via e deve salutare per sempre chi ha accanto.
Giunge la confusione, arriva il disorientamento, esistono le allucinazioni. Nicole perde ogni pezzo della persona luminosa che era sempre stata. La mamma amorevole e accogliente che era diventata per i suoi due angeli. La moglie imperfetta e presente di Matthew. L’amica divertente e folle di Dane.
Ma quando i pezzi di te vogliono portarti via, le persone che ami e che hai amato, ti prendono per mano. Stringono forte le tue dita, sostengono le tue spalle, si siedono accanto a te nel tuo letto. L’amore che hai donato, ti viene donato. Nicole lascia il mondo, da persona che ha amato e che è stata amata.
Il cancro può portare via il tuo corpo, ma non la tua anima. Il cancro può toglierti la parola, la lucidità della mente, ma non la luce hai e che hai donato. Nicole lascia una luce in ogni persona che resta mentre lei va via. Basta chiudere gli occhi e sentire che lei c’è.
E forse la bellezza di Our Friend è proprio questa: il dolore invade, afferra una famiglia, porta scompiglio, fa rumore in ogni angolo della casa ma non può portare via i sentimenti, l’amore, l’amicizia. Quelli restano, restano per sempre.
Questa storia ci ricorda quanto sia importante amare, anche quando vivi tra le macerie di un destino che non hai scelto, ma ti è capitato. Questa è la miglior interpretazione di Dakota Johnson in tutta la sua carriera. Perché ha dato voce, tatto, dolore, amore ad una storia. L’ha abbracciata, se ne è presa cura e ha sperato che, con altrettanta delicatezza, la guardassimo senza sgualcirla. Ed eccola qui, tra le nostre mani. Spero che nessuno di voi la sgualcisca mai.