Daisy Edgar-Jones ha partecipato al prestigioso evento The Harper’s Bazaar At Work Summit. L’attrice è reduce dall’incredibile successo mondiale di Normal People. La serie, nell’ultimo anno, ha conquistato ambiti premi e candidature. La giovane artista ha ottenuto la candidatura ai Golden Globe, come miglior attrice protagonista.
Normal People, tratta dall’omonimo romanzo di Sally Rooney, pone al centro l’intenso legame tra Connell e Marianne. Nella piccola cittadina dell’Irlanda occidentale, Connell (Paul Mescal) è un giocatore di calcio benvoluto, carino e atletico. Marianne (Daisy Edgar-Jones), invece, è una studentessa solitaria, fiera, minacciosa e impopolare che evita di proposito i suoi compagni di classe e sfida l’autorità dei professori. Tra i due giovani nasce una connessione intensa, strana e indelebile, connessione che sono decisi a tenere segreta ai loro compagni di scuola. Normal People è una storia d’amore moderna e reale che analizza l’intrecciarsi delle vite di Connell e Marianne ed esplora le difficoltà della vita di due giovani che si fanno spazio nel mondo.
Daisy Edgar-Jones torna a parlare di Normal People
Durante il suo panel, Daisy Edgar-Jones è tornata a parlare delle scene intime, girate per la serie Normal People: «Non avevo mai fatto niente del genere. Non avevo mai fatto scene di nudità. Ma mi sentivo molto al sicuro nelle mani, lavorare con Lenny Abrahamson che è stato fantastico. È un regista molto sensibile e quelle scene erano così belle nel libro, quindi ero entusiasta di vedere come avrebbe potuto indagare nel ritrarre giovani amare veramente, sinceramente».
Inoltre, Daisy ha parlato della vulnerabilità che devono affrontare gli attori durante le riprese di una scena intima e dell’importanza di avere un coordinatore dell’intimità sul set: «Trovo molto scioccante che i coordinatori dell’intimità siano nuovi. Stai simulando qualcosa e in quel momento sei molto vulnerabile. Quindi, è stato fantastico lavorare con Ita O’Brien, coordinatrice dell’intimità di Normal People, è davvero brava a permetterci di avere un ruolo in quei momenti».