Tratto dal bestseller di Joyce Carol Oates, Blonde di Andrew Dominik reinventa con audacia la vita di Marilyn Monroe, esplorando la differenza tra la sua immagine pubblica e quella privata. Ana de Armas interpreta, con audacia, coraggio ed incredibile talento, Norma Jeane. Il film ha ricevuto molte critiche contrastanti. C’è chi ha apprezzato la storia per aver mostrato tutte le fragilità di Marilyn e c’è chi ha criticato Dominik per aver mostrato, con troppa fantasia, la vita della donna.
In una recente intervista con il magazine Another, Ana de Armas ha parlato così di Blonde: «Il film parla delle cose che non abbiamo visto, i momenti in cui le telecamere non lampeggiano o girano, quando Marilyn non è ‘accesa’. È finzione. Non abbiamo prove che sia successo. Ma colma le lacune nelle cose che già sappiamo con una versione degli eventi che dovremmo almeno considerare. Più Marilyn diventava famosa, più Norma Jeane diventava invisibile: Norma era questa persona che nessuno aveva mai incontrato. E Marilyn era qualcuno di cui parlava anche lei stessa in terza persona. In qualche modo Marilyn l’ha salvata, le ha dato una vita, ma allo stesso tempo è diventata la sua prigione».