Anya Taylor-Joy è tra le attrici più amate ed apprezzate del momento. Grazie all’iconica interpretazione di Beth nell’acclamata serie di Netflix The Queen’s Gambit, l’artista ha conquistato una popolarità mondiale ed ha raggiunto ambiti premi come il Golden Globe e la sua prima candidatura come miglior attrice protagonista in una miniserie agli Emmy Awards 2021.
Al prossimo Festival di Venezia, presenterà la pellicola Last Night in Soho, che la vede protagonista dell’ultimo progetto del regista Edgar Wright. Il successo raggiunto da Anya è incredibile. Tutti la cercano, tutti la vogliono. I fan la raggiungono in ogni ristorante in cui si ferma a cenare, le chiedono foto ed autografi, si congratulano per le stupefacenti interpretazioni mostrate fino ad ora. Ma la giovane deve fare i conti anche con i paparazzi che la seguono ovunque. In una recente intervista a Tatler, Anya Taylor-Joy ha dichiarato: “Può essere molto spaventoso quando ci sono interi gruppi di uomini con le telecamere attaccate al viso che ti corrono dietro per la strada”.
Durante un recente viaggio a New York, in cui è stata ospite al Saturday Night Live, Anya ha affrontato il lavoro, spesso totalizzante ed oppressivo, dei paparazzi. L’attrice ha raccontato il suo incontro con i paparazzi e gli stati d’animo provati durante quei momenti: “Sono tornata a casa e ho pianto, ma poi l’ho capito. La mattina dopo sono uscita e ho detto: Ciao, mi chiamo Anya. Abbassiamo la telecamera e incontriamoci. Non sono una preda. Non voglio correre. Preferisco dire: Capisco che questo è il tuo lavoro e spero che tu possa capire che sono una donna di una certa stazza e mi sento intimidita in questo momento, quindi possiamo farlo funzionare in modo che tu possa fare il tuo lavoro ed io possa sentirmi meno spaventata?“.