In fondo al cuore è un film drammatico del 1999, diretto da Ulu Grosbard. Mentre Michelle Pfeiffer è la protagonista di una straziante storia. Felicemente sposata e madre di tre figli, Beth Cappadora decide di recarsi con tutta la prole nella vicina Chicago per partecipare ad una delle consuete feste di ritrovo degli ex compagni di liceo. Proprio in questa occasione smarrisce il figlio di tre anni Ben. A niente servono le ricerche subito predisposte dalla polizia: di Ben nessuna traccia. Beth torna a casa, ma la vita, ormai, non può più essere la stessa. Oppressa da un crescente senso di colpa, la donna vive incapace di dare qualche segnale di reazione, mentre tra lei e il marito Pat la tensione cresce.
Passano nove anni e, quando ormai è subentrata la rassegnazione, un giorno si presenta alla porta di casa un bambino che dice di chiamarsi Sam e nel quale Beth crede di riconoscere il figlio scomparso. Il riscontro tra le fotografie di allora e i successivi identikit fatti col passare degli anni conferma che si tratta in effetti di Ben. Con l’aiuto dell’ispettore Candy Bliss, Beth e Pat vanno a casa di George, padre di Sam. Questi, informato della situazione, protesta di non essere a conoscenza dei fatti ma rivela che anni prima lui aveva sposato una donna con un bambino piccolo. La donna era squilibrata e si era suicidata. Beth riconosce nella descrizione una sua compagna di liceo presente quel giorno nell’albergo: era stata lei a sottrarre Ben. Il bambino ora dodicenne viene portato dalla sua vera famiglia, ma niente è ancora risolto.