Fair Play uscirà su Netflix il prossimo 6 ottobre. Phoebe Dynevor è la protagonista dell’atteso thriller erotico, diretto da Chloe Domont. Una promozione inaspettata in uno spietato fondo d’investimento sconvolge il rapporto di una giovane coppia e mette a rischio il loro fidanzamento e molto altro.
Quando si presenta l’opportunità di una tanto attesa promozione presso una spietata società finanziaria, i messaggi una volta incoraggianti tra gli innamorati Emily (Phoebe Dynevor) e Luke (Alden Ehrenreich) si inaspriscono e diventano sempre più cupi. Mentre nella relazione cambiano irrevocabilmente le dinamiche di potere, la coppia deve fare i conti con il vero prezzo del successo e gli snervanti limiti dell’ambizione. Al suo debutto cinematografico, la sceneggiatrice-regista Chloe Domont crea un thriller intenso che ruota intorno a una coppia, osservando le devastanti dinamiche di genere che mettono due amanti l’uno contro l’altra in un mondo che si trasforma più velocemente delle norme che lo regolano. Con un cast che vanta anche Eddie Marsan, Rich Sommer e Sebastian De Souza, Fair Play mette in luce lo scomodo abbinamento tra autoaffermazione ed ego.
In un’intervista a Deadline, Phoebe Dynevor ha parlato così del suo personaggio: «Posso identificarmi in molti aspetti di ciò che Emily sta tristemente vivendo, e conosco molte donne che hanno vissuto esperienze simili. Sapevo solo che era un personaggio in cui molte donne si sarebbero viste, in qualche modo. Emily vive in un ambiente lavorativo dominato dagli uomini. Io stessa sono stata in posti dominati dagli uomini e c’erano così tante cose in cui potevo identificarmi. Nel film, per Emily in particolare, c’era il costante bisogno di rimpicciolirsi per compiacere Luke».
Inoltre, in un’intervista a WWD, la star ha affermato: «Penso che Emily sia davvero una donna moderna. La vedo in molte donne che conosco e in me stessa. Posso identificarmi con il suo sentirsi molto isolata dal suo successo e con il desiderio di rimpicciolirsi per compiacere gli uomini intorno a lei. Ha un grande arco narrativo, ed è più o meno tutto ciò che desideri di trovare in una sceneggiatura, come attrice. Siamo dovuti andare in un sacco di posti pazzeschi in questo film, ed è stata una gioia andare in quei posti».
