Intervista a Valentina Melis: «Raccontiamo la maternità in tutta la sua realtà, non soltanto come una favola»

Intervista a Valentina Melis

Donna, attrice, influencer, scrittrice, mamma. Valentina Melis è tante cose, messe insieme, tutte meravigliose. Parla alle donne. Racconta alle donne, con realtà ed ironia, intelligenza e verità il mondo della maternità, che non riguarda soltanto le madri e le neo madri, ma tutti noi. Nel suo primo libro Una mamma ansia e sapone, edito da Vallardi, racconta le avventure e le disavventure dell’essere madre, in un viaggio ricco di sorprese e montagne russe da dover affrontare. In un dialogo intenso e ricco di verità, Valentina Melis ci racconta cosa significa la maternità, oggi.

Da pochi giorni, è uscito il tuo primo libro: Una mamma ansia e sapone. Come nasce questo progetto?

Valentina Melis: Ho sempre amato scrivere, sin da piccola. La scrittura è sempre stata una delle mie più grandi passioni, ma non ho mai pensato che potesse diventare qualcosa di concreto. Non ho mai mostrato le cose che scrivevo agli altri, le tenevo tutte per me. La scrittura era la mia valvola di sfogo. Quando ho scoperto di essere incinta, dato che era la prima esperienza, ho iniziato a scrivere tutte le cose che mi accadevano. Stavo vivendo qualcosa di completamente nuovo. Il mio compagno mi ha spronato ad aprire un blog. Inaspettatamente, il blog ha avuto tanti riscontri. Ad un certo punto, dopo la nascita di mia figlia e dopo aver ripreso a lavorare, tramite l’agenzia Grinder, ho deciso di pubblicare questo libro.

Quali sono le tematiche che affronti all’interno del libro?

Valentina Melis: Quando è nata l’idea di scrivere il libro, mi premeva tanto di far arrivare un messaggio a tutte le donne, a quelle che sono madri, a quelle che stanno per diventarlo, a quelle che non lo sono e che non vogliono esserlo. Essere madre è una scelta libera. In Italia, c’è ancora questa idea che se non hai l’ispirazione di diventare madre, allora sei una persona strana. Non è così. Attraverso il mio libro, volevo comunicare con tutte le donne. Inoltre, volevo far emergere che la maternità è solo quella che ci mostrano, quella che ha soltanto lati belli e meravigliosi. La maternità non è soltanto una favola Disney. Esiste anche l’altro lato della medaglia che, purtroppo, non si mostra. Molte donne purtroppo non sanno che non è tutto perfetto. Quando poi arriva il momento di vivere quella maternità, molte donne si trovano a gestire qualcosa di inaspettato. Credo che sia giusto che ogni donna conosca la realtà delle cose per scegliere liberamente se vogliono diventare madri oppure no. E, inoltre, credo che sia giusto che ogni neo-mamma abbia tutti gli strumenti per poter andare avanti e gestire al meglio la maternità. Quando non conosci determinate esperienze, diventano difficili da gestire. La realtà è fatta di cose belle ma anche difficili. Come tutte le cose umane della vita, ci sono le cose semplici e quelle difficili. Purtroppo gli aspetti difficili non vengono mai raccontati e quindi, io volevo raccontare tutto.

 Foto di Fabio Cestari

Keira Knightley, per esempio, ha condannato la società e i mass-media che impongono un certo tipo di perfezione alle donne che diventano madri. Cosa ne pensi?

Valentina Melis: Sono assolutamente d’accordo. La maternità viene mostrata soprattutto dai giornali, dai social, dalla TV sempre come qualcosa di perfetto. La donna deve essere sempre perfetta in ciò che fa, in ogni aspetto della propria vita. Una donna deve essere sempre curata, sempre truccata, sempre in forma e con la messa in piega sempre in ordine, anche durante la maternità. Sembra quasi che ci dicano: Ok, siete diventate madri ma non dovete mostrarvi imperfette. Questo non aiuta le donne ma le fa sentire inadeguate e crea dei sensi di colpa molto forti. Crediamo, molto spesso, di essere noi quelle sbagliate. Molte donne si affannano nel dover dimostrare di essere sempre in ordine. La colpa è della società che ci richiede di essere perfette. Non è mai colpa delle donne, ma è colpa della società che le ha messe in questa condizione.

La didascalia di Una mamma ansia e sapone è molto ironica: Perché le altre sono tutte supermamme e io non riesco neanche a farmi lo shampoo? Manuale di sopravvivenza per mamme imperfette…

Valentina Melis:  All’interno del libro, c’è molta ironia. Ho cercato di affrontare determinati temi in modo leggero. Non voglio far passare il messaggio che la maternità sia qualcosa di orrendo. Gli estremismi non mi sono mai piaciuti. Per me, non va bene mostrare soltanto la favola. Ma non va bene neanche mostrare che la maternità sia un’esperienza tragica. C’è tanta realtà e tanta ironia all’interno del mio progetto.

Valentina Melis, foto di Matteo Calò

Credo che sia molto importante la solidarietà femminile tra donne e nel tuo libro ne parli. Quanto è importante, per te?

Valentina Melis: Per me, la solidarietà femminile è fondamentale. Mi piace parlare di sorellanza. Porto avanti questo valore da sempre. Quando nasciamo, partiamo dalla stessa linea di partenza degli uomini ma invece di avere davanti un percorso dritto, abbiamo una serie di grandi ostacoli. Credo che sia necessario un aiuto e un sostegno tra donne. Non possiamo farci la guerra a vicenda. Cerco sempre di non sminuire e giudicare le altre donne. Viviamo già una serie di ostacoli, è assurdo porre ulteriori ostacoli alle donne, con il nostro stesso giudizio. La sorellanza è un lavoro costante da dover alimentare, giorno dopo giorno.

Quanto ti sei sentita cambiata come attrice, dopo la maternità?

Valentina Melis: Dopo la gravidanza, è stato difficile riprendere il mio lavoro. Il mestiere d’attrice è sempre difficile e se ti blocchi per un po’, puoi rischiare di finire nel dimenticatoio molto in fretta. Ricominciare è stato complicato ma la recitazione è il mio grande amore, la mia più grande passione. Da sempre, sogno di essere un’attrice e non mollo il mio mestiere. In futuro, mi piacerebbe affrontare ruoli completamente distanti da me. Sogno di interpretare ruoli da cattiva. Scavare e conoscere il lato oscuro mi divertirebbe molto. Amo i ruoli storici che raccontano le donne che hanno cambiato il mondo.

Quanto è importante per te essere seguita da una persona come Patrizia de Santis nel tuo percorso artistico?

Valentina Melis: Patrizia è una persona che amo davvero tanto. Nella mia vita, ho studiato a lungo recitazione. Quando ho incontrato Patrizia, è stato un vero e proprio colpo di fulmine. Usa ed insegna il metodo di  Ivana Chubbuck ed è un metodo di recitazione che rappresenta una vera e propria chiave di svolta. Ho frequentato i workshop di Patrizia de Santis che mi hanno fatto scoprire che sono un’attrice. Da quando ne ho memoria, ho sempre sognato di fare l’attrice. Quando ho studiato la tecnica Chubbuck ho capito che essere attrici significa avere una vera e propria missione di vita. Questo studio con Patrizia, ha cambiato la percezione del mio studio, del mio lavoro e del mio essere attrice. Adesso, sento di essere un’attrice. Sai, molte attrici si vergognano di dire che sono attrici, per il semplice fatto che magari non sono famose e non appaiono sulle locandine per strada. Ognuno di noi ha una voce. Puoi esprimerla davanti ad un milione di persone oppure davanti a cinquanta. Bisogna arrivare alla consapevolezza di sentirsi giuste nel mestiere che facciamo. Per me, è stato bellissimo poter dire a me stessa: Io sono un’attrice.

 

Grazie a GRINDER Ideas Production Entertainment

Patrizia de Santis e HT Studio de Santis

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